21.2.16



GRANDE SUCCESSO DEL SEMINARIO 
"ANABATTISTI IERI ED OGGI" 
organizzato dal 
"CENTRO CULTURALE PROTESTANTE" di Milano 
in onore di UGO GASTALDI

Si ringrazia Marco Rossi per la cronaca degli interventi.

L'incontro che si è svolto durante tutto l'arco della giornata di sabato 20 febbraio 2016, ha visto la partecipazione di un folto numero di pubblico che non solo voleva dimostrare l'alto interesse per l'argomento proposto ma anche manifestare il proprio ricordo per quel grande storico dell'Anabattismo che fu Ugo Gastaldi e che pubblicò, tra il 1972 e il 1981, quella poderosa "STORIA DELL'ANABATTISMO" in due volumi per oltre 1500 pagine, rendendo giustizia ad un movimento tanto sconosciuto quanto ingiustamente vituperato e perseguitato ... 
Modera il Convegno la storica Susanna Peyronel, già Presidente del Centro Culturale Protestante di Milano e attualmente Presidente della Società di Studi Valdesi. 

I Relatori, accolti con grande interesse e riconoscenza per la loro partecipazione, hanno svolto temi di grande interesse. 

Il Prof. MASSIMO RUBBOLI, docente di Storia del Nordamerica all'Università di Genova, nella sua relazione "Perché l' Anabattismo?", dopo essersi interrogato sul significato della ricerca storica, ha rivisitato il cammino di fede e di ricerca di Ugo Gastaldi, che attraversò nel secondo dopoguerra esperienze editoriali pilota, sempre mirate alla riflessione sul discepolato e sulla vita comunitaria. Un percorso che lo portò a indirizzare il filone della sua ricerca nella direzione dell'esistenza di quella che veniva definita "l'ala sinistra della Riforma". Evitando tuttavia di accodarsi a interpretazioni sociopolitiche e di privilegiare momenti estremistici, che a lungo andarono per la maggiore, soffermandosi invece sulle caratteristiche più autentiche del modello anabattista, come la concezione della comunità.

Il Prof. EMIDIO CAMPI, docente all'Università di Zurigo, nella sua relazione "Anabattismo e Riforma: problemi e prospettive di ricerca", ha ricordato alcune tavole rotonde dell'inizio degli anni Settanta dello scorso secolo, in cui Gastaldi, fresco della pubblicazione della sua "Storia dell'Anabattismo", manteneva sempre dritto il timone del suo pensiero, uomo mite e austero dotato di una autorevolezza che ispirava fiducia. Sviscerando così i temi-chiave dell'anabattismo come la comunità e il discepolato, talvolta oscurati dal privilegio del discorso sociale, senza mai nulla togliere alla dignità del lavoro di storico. La sua "Storia dell'Anabattismo" in due volumi è un unicum nella produzione culturale non solo del tempo, e solo la scarsa mondialità della lingua italiana ha impedito che divenisse il "reference book" per tutti gli studi sul settore. Ovviamente, con le ricerche effettuate in biblioteche e archivi di mezza Europa, il suo sapere si ancorava su solide basi e su alcuni precedenti studi, ma Gastaldi fu anche il primo ad analizzare come la vicenda dell'Anabattismo coinvolgesse non solo il Cinque-Seicento ma anche il secolo successivo. Campi ha poi tratteggiato gli sviluppi più recenti, ed interessanti, della ricerca storica sui movimenti anabattisti. 

Il Pastore battista MARTIN IBARRA, studioso di storia delle Denominazioni, nella sua relazione ,"La pluralità degli anabattismi e lo stato attuale della storiografia sugli "anabattismi" rivendicando l'importanza della microstoria locale, ha spiegato come negli anni Settanta dello scorso secolo la ricerca storica sia transitata da una base monogenista a un'idea poligenista. Ovvero ci si è resi conto di come fosse impossibile catalogare tutto il discorso anabattista come nato da un unica fonte. Ne è discesa la necessità di una classificazione, che deve interagire con fattori quali la geografia, la presenza di personaggi di rilievo e la riscoperta di documenti propositivi e non solo le carte delle condanne. Una metodologia di approfondimento che ha consentito all'anabattismo di entrare a pieno titolo tra i paradigmi della Riforma. Ibarra si è poi soffermato sulle novità maturate negli ultimi anni.

L'antropologo ANDREA BORELLA, nella sua relazione "La straordinaria varietà dell'anabattismo contemporaneo: uno sguardo antropologico" si è cimentato nel non facile compito di sintetizzare in schemi comprensibili a un pubblico variegato, quali siano i movimenti che, soprattutto ma non solo in America, sono gli eredi diretti dell'anabattismo. Quattro sono le grandi famiglie: Amish, Mennoniti, Utteriti e Brethren. Si parla nei soli USA di oltre un milione di persone, soprattutto Mennoniti, e di altrettanti sparsi per il mondo. Ognuna di queste famiglie è poi suddivisa in una miriade di gruppi che possono distinguersi fra loro per tradizioni, rispetto del vecchio ordine, demografia, congregazionalismo, accettazione di alcuni elementi di 'progresso', ecclesiologia, isolamento geografico, apertura al mondo, struttura delle comunità etc. Sono comunque sopravvissuti alle persecuzioni in Europa e all'assimilazione nelle Americhe anche da parte di altre chiese evangelical. Alcune Chiese mennonite esistono anche in Sicilia. Borella, reduce da lunghi soggiorni di studio presso gli Amish, ha poi arricchito la presentazione con alcune immagini, si potrebbe dire "strappate" a persone che non amano essere riprese con gli strumenti della modernità.

Il Seminario ha infine presentato due Comunicazioni:


- La prima sull'importante lascito fatto dal professor Ugo Gastaldi alla Biblioteca del Centro Protestante della sua Raccolta Anabattismo. Una collezione di libri in varie lingue europee che sono difficilmente reperibili nelle biblioteche italiane, e molti dei quali davvero introvabili. Ilaria Quartino, la bibliotecaria che sta lavorando in questi mesi per inserire la biblioteca del Centro Culturale Protestante nel SBN, ha illustrato il valore dei testi lasciati in eredità da Gastaldi. 

- La seconda sulla presentazione, da parte di Roberto Derossi, del Blog "www.anabattismo.blogspot.it". Dopo aver informato i presenti che vi sono in Italia due realtà anabattiste, la Chiesa Evangelica Mennonita e le Comunità Cristiane (anabattiste), precisa che il Blog è collegato a queste ultime Comunità. Esso si prefigge di far conoscere la storia ed i valori del movimento anabattista con articoli di varia natura e con la pubblicazione dei testi delle conferenze e degli scritti del Prof. Ugo Gastaldi, tenendone così viva la sua memoria. 

La bella giornata in ricordo del professor UGO GASTALDI si è conclusa con un indirizzo di saluto e ringraziamento da parte della nipote Barbara Chiarenzi. 

Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno organizzato, gestito e animato il Convegno anche da parte del Centro Culturale Protestante di Milano e delle Comunità Cristiane anabattiste italiane.

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