18.12.07

Anabattismo: la Santa Cena

FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME !

“ Il Signore Gesù, nella notte in cui venne tradito, prese del pane e dopo aver reso grazie lo spezzò e disse: questo è il mio corpo, che è per voi, fate questo in memoria di me. Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me. Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunciate la morte del Signore finche egli venga ". (1Cor. 11: 23-26)

Rendere grazie a Dio, manifestare l’attesa per il ritorno glorioso del Signore Gesù e rinnovare l’impegno assunto con il battesimo, trovano la loro massima espressione nella Santa Cena dei discepoli.

La Santa Cena è il segno che rende concreto l’essenza del messaggio del Vangelo ed il fondamento della Comunità.
In essa si realizza, nell’unione dei discepoli con il loro Maestro Gesù, la lode ed il ringraziamento al Padre per aver “ tanto amato il mondo, da dare il suo Figlio unigenito, affinché chiunque crede in Lui non muoia ma abbia la vita eterna ” (Gv. 3: 16).
La Cena del Signore non è un semplice incontro ma il punto centrale della vita dei discepoli.
In essa i discepoli non solo ricordano e annunciano la salvezza operata in loro dalla passione e morte di Cristo confermata dalla sua risurrezione, ma proclamano l’attesa del Suo ritorno e l’avvento del Regno futuro.

La Cena del Signore è un memoriale che deve essere celebrato degnamente, nell’impegno all’amore reciproco ed a seguire Cristo, identificandosi in Lui.

DEGNAMENTE

“Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna” (1Cor. 11: 28-29)

Solo chi ha ricevuto il battesimo dei credenti, che ha una fede viva manifestata nel vivere quotidiano ed è in spirito d’unione con la Comunità, possiede le condizioni per partecipare alla Cena del Signore.
Essa è la celebrazione dell’unità nel corpo di Cristo e ogni membro deve esaminarsi attentamente.

NELL’IMPEGNO ALL’AMORE RECIPROCO

E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me”. (Gv. 16: 22-23)

Con la Cena del Signore, i discepoli testimoniano la consapevolezza che tra loro esiste un rapporto più profondo di qualsiasi altro: essi sono fusi nel Corpo di Cristo.
A questo Corpo il discepolo di Gesù vi partecipa non solo mettendo a disposizione i doni dello Spirito ma anche i beni che Dio gli concede.

NELL’IMPEGNO A SEGUIRE CRISTO IDENTIFICANDOSI IN LUI

“Nessuno ha amore più grande di questo: dare la propria vita per i propri amici ”. (Gv. 15: 13)

Con il battesimo, il discepolo si è impegnato a seguire con la propria vita Gesù e come Lui ha dato la propria vita per il genere umano, anche noi dobbiamo riaffermare la volontà d’essere pronti a donarla per gli altri.
Nella consapevolezza di essere diventati figli adottivi di Dio, i discepoli sanno d’essere responsabili nei confronti del mondo e d’ogni realtà terrena.

LA LAVANDA DEI PIEDI
Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri: vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto , facciate anche voi ”. (Gv. 3: 14-15)

Il vangelo di Giovanni, diversamente dagli altri vangeli, non riporta il racconto della Cena del Signore ma quello della lavanda dei piedi.
Questa azione vuol esprimere, con particolare chiarezza, uno degli aspetti essenziali della Cena del Signore: l’importanza di rendere concreto, attraverso l’umile servizio del discepolo, l’amore reciproco.
Amare e vivere per gli altri è quanto ha comandato Cristo come la via al Regno di Dio.


Con la Cena del Signore, i discepoli vogliono sottolineare che Gesù, più che il fondatore della comunità, è il principio vitale, tuttora vivo e operante, in mezzo ad essa.
Appartenere a Gesù ed essere a Lui uniti è la condizione essenziale per continuare ad essere parte della Comunità.

Rendere grazie a Dio,
ricordare la sua passione e morte,
manifestare l’attesa per il ritorno glorioso del Signore Gesù,
rinnovare l’impegno assunto con il battesimo di conformarci a Lui,
rinnovare l'impegno all'amore fraterno e verso tutta l'umanità,
trovano la loro massima espressione nella Santa Cena dei discepoli.







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