15.12.16


L A   S A C R A
S C R I T T U R A

- IN UNA COMPRENSIONE ANABATTISTA -

" Chi non ha lo Spirito e pensa di trovarlo nella Scrittura, 
cerca la luce e trova l’oscurità. "

LA  SACRA SCRITTURA

La Riforma del XVI secolo proclamò la Sacra Scrittura l’unica autorità di fede e di disciplina della chiesa.
Tuttavia la Sacra Scrittura doveva essere interpretata: chi era abilitato ad interpretarla ? 
Se per i cattolici era il Papa e per i riformatori erano i teologi, oggi dobbiamo constatare che molti cristiani si affidano agli Organi Direttivi della loro denominazione che opera e comunica attraverso i responsabili delle comunità.

     Se si può essere d’accordo nell’affermare che la Bibbia deve essere norma di vita, non si può che respingere l’idea con la quale si afferma che solo i  teologi o gli Organi Direttivi delle varie Chiese siano in grado d’interpretare correttamente la Bibbia.  

“ Il comandamento di Dio non consiste nella lettera,
ma nella potenza che viene donata dallo Spirito Santo ”

I migliori interpreti della Sacra Scrittura sono quindi i credenti che hanno ricevuto lo Spirito di Dio: “Ora voi avete l’unzione ricevuta dal Santo e tutti avete la scienza”. (1Giov.2:20)

Ciò significa, concretamente, che un illetterato che ha ricevuto il dono dello Spirito interpreta la Parola di Dio meglio di un teologo che non ha lo Spirito:  

- “Quanto a voi, l'unzione che avete ricevuta da Lui rimane in voi, e non avete bisogno dell'insegnamento di nessuno; ma siccome la sua unzione vi insegna ogni cosa ed è veritiera, e non è menzogna, rimanete in lui come essa vi ha insegnato”. (1Gv. 2:27).
- “…quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità (Giovanni 16:13).  


    Parola e Spirito sono strettamente collegati e l’una non sta senza l’altro. Non c’è Parola di Dio senza conferma dello Spirito, non c’è Spirito senza il controllo e la garanzia della Parola. 
Perciò è più corretto affermare che “Scrittura e Spirito, insieme” piuttosto che sola Scritturasono la norma del discepolo di Gesù. 

  “Scrittura e Spirito” è un principio fondamentale ed irrinunciabile perché apre a tutti i discepoli, l’interpretazione della Parola di Dio, sia alle persone istruite come a quelle che non lo sono, alle donne come agli uomini. 
Le autorità ecclesiastiche considerano tutto questo politicamente dannoso e teologicamente irresponsabile.
Ma è certo che comprendere o discernere la volontà del Padre è compito di tutti i credenti.

Spirito, Bibbia e… Comunità
L’interpretazione delle Sacre Scritture


IL DISCERNIMENTO COMUNITARIO 

Talvolta alcuni discepoli, basandosi sul principio “Scrittura e Spirito” e credendosi “condotti dallo Spirito” profetizzano e adottano interpretazioni o atteggiamenti che possono risultare discutibili.
Altre volte la fratellanza è chiamata ad interpretare la Scrittura per comprendere e testimoniare di fronte al mondo, come Comunità, gli insegnamenti del Cristo e la propria fedeltà.

Come possiamo riconoscere “gli spiriti” e la “volontà di Dio” ?

    Uno dei principi per mettere gli spiriti alla prova o per individuare la volontà di Dio da testimoniare come Comunità, consiste nell’esaminare, sia la lettera che lo spirito, nell’assemblea dei credenti: i fratelli e le sorelle, dopo essersi raccolti in preghiera, leggano insieme la Scrittura e ne valutino l’interpretazione.
E’ un metodo di discernimento comunitario che pone un primo elemento di verifica nell’interpretazione della Scrittura e della profezia. 

  IL CRISTO 

Un secondo principio di discernimento o di verifica, inscindibile dal primo, è il criterio che qualsiasi indicazione o affermazione d’ordine spirituale deve essere verificata alla luce della vita e della parola di Gesù Cristo.
La fratellanza verificherà ogni indicazione o affermazione d’ordine spirituale alla luce della vita e della parola di Gesù Cristo come ci viene presentata dalla Scrittura poiché 

“ E’ per lo Spirito, la Parola, le azioni e l’esempio di Gesù Cristo
che tutti devono essere giudicati sino al giudizio finale ” 

 Il “ discernimento degli spiriti ” avviene per mezzo di Gesù Cristo ed opera nel giudizio della comunità tram ite la testimonianza che ne rende la Scrittura.
Quando la fratellanza sarà unanime nel suo giudizio si sarà certi della presenza dello Spirito e l’interpretazione potrà considerarsi veritiera, poiché “ Dove non c’è unanimità non vi può essere lo Spirito ”.

       Come possono i discepoli di Gesù discernere la volontà di Dio?

- La volontà di Dio si rivela nella Scrittura, interpretata da tutti i credenti sotto la potenza dello Spirito Santo, ponendo la figura di Gesù Cristo come criterio di discernimento. -

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