2.2.11

Itinerario nella Svizzera anabattista

Il Ponte degli Anabattisti 
(foto del 1918, il ponte crollerà nel 1924)


Maurizio Benazzi
A tarda primavera sulle tracce 
degli anabattisti


Dedicato a Roberto, amico anabattista

Si può scoprire gli anabattisti anche camminando. Sempre meglio che un’ improbabile lezione di storia delle religioni in qualche Ateneo, sotto il rigido controllo dei programmi ministeriali di centrodestra e di centrosinistra. Forse è possibile uscire con la Laurea di storia delle Religioni da La Sapienza a Roma conoscendo a memoria – proprio come dei pappagalli indottrinati - i miracoli mariani di donne isteriche dell’Africa ma è quasi impossibile approfondire la presenza di chi è stato perseguitato in Europa da ogni confessione cristiana. Quell’attestato rilasciato, a Roma in Piazza Aldo Moro, la chiamano istruzione universitaria, dovrebbe misurare il grado di acculturamento ma sono a ben vedere troppo spesso miserie di una cultura che annaspa nel feticcio, nel sensazionale o peggio nel magico dei riti tribali c.d. cristianizzati. I valdesi sponsorizzano del resto a piene mani quel tipo di corsi: hanno un posticino fra i docenti che tutelano con le unghie e coi denti. Guai a metterlo in discussione. C’è dietro un loro pezzo da novanta.

Oggi le Chemin des Anabaptistes è un percorso culturale sulle tracce dei protestanti radicali, o della riforma popolare come altri commentano, che nel 17 secolo hanno trovato rifugio sulle Alpi giurassiane. Scacciati da Zurigo e dalla Svizzera orientale e successivamente dall’Emmental, gli anabattisti trovarono di che vivere, grazie alla pastorizia, sull’arco giurassiano.
Un percorso di due giorni permette di scoprire la loro vita e la loro fede. La passeggiata inizia da Sonceboz e tocca varie stazioni ricche di storia. Attraverso un percorso fra pascoli, viali alberati e gole profonde è possibile visitare le grotte, usate come frigoriferi naturali, in cui si trovano varie iscrizioni opera degli anabattisti.

Sul Sonnenberg, nell’Archivio dei Mennoniti, si può scoprire un’antica Bibbia di Froschauer, una delle prime stampe della traduzione di Zwingli.

Una delle tappe più interessanti del percorso permette di visitare ciò che è rimasto del “Pont des Anabaptistes”, gettato sopra la gola di Combe du Bez, dove le famiglie anabattiste nascondevano i loro testi proibiti.

La primaverà non tarderà ad arrivare per approfittare di fare un cammino spirituale così sorprendente. Non ci sono “crediti” da acquisire ma vita e fede nella libertà.



Ringrazio l'amico e fratello quacchero Maurizio Benazzi che mi ha consentito la ripubblicazione di questo bell'articolo già proposto ai suoi lettori di Ecumenici - Quaccheri del Nord
su  http://www.ecumenici.it/


Per un itinerario turistico culturale:

http://www.eenc.ch/files/Depliant%20Flyer%20Excursions%20Jura-1.pdf


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